Cosa sono gli Hedge Fund
Cerchiamo di capire cosa sono gli Hedge Fund e come ci si investe
Definizione
In realtà, cercando di semplificare al massimo, possiamo dire che gli Edge Fund sono tutti i fondi che non rientrano nella definizione di convenzionale fondo di investimento. In parola ancora più semplici, per rispondere alla domanda su cosa siano gli Edge Fund possiamo dire che sono tutti quei fondi che ricorrono a strategie diverse rispetto a quelle, molto più semplici, seguite per comprare azioni obbligazioni per esempio. Sono fondi la cui filosofia è, in pratica, quella di arrivare ad un certo rendimento indipendentemente dal benchmark di riferimento.
Spesso vengono, in maniera semplificata ulteriormente, indicati come fondi strumenti alternativi, o fondi speculativi. Ma ciò che è certo è che si muovono in una sorta di alternativa (se non si vuole parlare di vera contrapposizione) rispetto alle più tradizionali forme di risparmio. Queste ultime hanno infatti l’obbligo di muoversi all’interno di regole molto precise che, in un certo senso, ne limitano anche la percentuale di rischio insieme però alla libertà di operatività.
In realtà questi fondi hanno delle coperture eccome. Coperture dal mercato stesso. La cosa la si può facilmente intuire se si pensa al significato della parola edge che, in inglese, vuol dire proprio protezione. La filosofia sottesa a questi fondi è infatti proprio quella di offrire una gestione patrimoniale con rischi quasi eliminati rispetto all’andamento del mercato. In pratica un Edge Fund si propone di raggiungere comunque risultati positivi senza lasciarsi influenzare dall’andamento del mercato in cui si muovono.
Come nascono
Gli Edge Fund non nascono dalla mente di un economista ma da quella di un giornalista che creò un suo fondo privato. Tale fondo mixava in pratica due strategie di speculazione: una su lungo termine e una su breve. I titoli che venivano “giocati” su una posizione breve venivano, in un certo senso, presi in prestito e venduti per arrivare al ribasso. Ciò che ne risultava per il portafoglio che ne derivava era qualcosa che aveva una costruzione specifica: quella di prevedere commissioni di incentivo. Da lì nacque tutto tanto che, presto, entrarono altri gestori in questo “gioco”. La strategia era proprio “protetta” in questo senso: i rendimenti erano portati proprio dal prendere visioni lunghe per alcuni titoli ritenuti deboli, e visioni brevi per titoli sopravvalutati che diventavano così il vero finanziamento.
In realtà si tratta di strumenti finanziari non certo per piccoli risparmiatori. Anzi. E siccome il loro scopo è quello di far guadagnare comunque, sono costituiti da opzioni di investimento molto più ampie di quelle proposte dai tradizionali fondi di investimento. Però è su quel “guadagno comunque” che bisogna mettere attenzione. Perché questo risultato è ottenuto anche usando i malefici derivati e vendite allo scoperto.
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