Criptovaluta Cardano, cosa bisogna sapere
Oggi parliamo della criptovaluta Cardano, per capire cos’è e perché ha suscitato così tanta attenzione
Cos’è
La criptovaluta Cardano, indicata con la sigla ADA, è il fenomeno del momento grazie a risultati da record. Risultati che l’hanno fatta diventare la quinta valuta digitale per quanto riguarda la capitalizzazione (almeno mentre scriviamo) e facendola entrare di diritto nell’olimpo delle criptovalute.
Cardano nasce pochissimo tempo fa, nel settembre dello scorso 2017 per l’esattezza. Anche in questo caso rispondere alla domanda “Cos’è Cardano” potrebbe essere semplice: è una blockchain decentralizzata e pubblica che emette ADA. Come in altri casi, anche Cardano nasce con il progetto di sviluppare “contratti intelligenti” che superino, per velocità, anche quelli del famoso Ethereum.
I legami tra Cardano e Ethereum sono evidenti e, forse, inevitabili, visto che l’amministratore della società che ha creato Cardano è Charles Hoskinson che di Ethereum è stato il cofondatore.
Diamo subito qua è la caratteristica di Cardano: quella di utilizzare il metodo chiamato proof of stake. Cosa vuol dire? Molto semplice. Significa che non ha bisogno dei cosidetti miners. Sembra qualcosa di non così rilevante. E invece lo è perché Cardano ha voluto giocare proprio su questo aspetto per definirsi una criptovaluta ecosostenibile, in quanto, non necessitando di miners, non ha bisogno di consumare energia elettrica. E questo, per fortuna, è un elemento che comincia ad essere indicato come “problema” per le altre criptovalute.
Il suo andamento
Anche Cardano ha vissuto il successo delle criptovalute ma, non vi è dubbio, ha avuto exploit decisamente più impressionanti. Basti pensare che a fine novembre del 2017 il suo prezzo era 0,03$, e in pochi giorni è salito a 0,59$. Forse scritto così non rende l’idea. Allora diciamo che, in pochissimi giorni il suo prezzo è salito di quasi il 2%. E ha esordito nel nuovo 2018 con un incremento del 4%. Se ancora non è chiaro parliamo di una criptovaluta che, rispetto al già ottimo Bitcoin ha avuto guadagni oltre il 600%.
La sua storia
Cardano sta diventando famosa per essere la prima blockchain creata da scienziati. E di essere stata creata con un’idea ambiziosa: quella di unire in una sola criptomoneta il meglio di Bitcoin, la velocità di Litecoin e l’intelligenza dei contratti di Ethereum. Un mix ambizioso e alettante per molti.
La novità di Cardano è quella di avere creato una metodologia, chiamata PoS (da Proof of Stake) che insiste particolarmente sulla criptografia. Ma non solo. Il suo team è composto da tecnici ma anche avvocati che non solo ne garantiscono la sicurezza ma ne vogliono anche curare l’integrazione dentro il complesso mondo finanziario.
Cardano sta lavorando anche molto per fa sì che ADA possa divenire una moneta digitale di facilissima accessibilità. E, proprio per questo, l’obiettivo è di aprire solo in Giappone (entro il 2018) ben 25 sportelli automatici.
Forse il motivo del successo di Cardano è anche legato al fatto di essere stato creato da persone che provenivano da realtà diverse, sempre legate alle critpovalute ma con formazioni e intenti diversi. Hoskinson, a cui abbiamo accennato prima, dopo aver contribuito a fondare Ethereum, se ne è allontanato iniziando a lavorare con la Fondazione Cardano. Poi, insieme a Jaremy Wood ha dato vita a IOHK che altro non è che una impresa il cui scopo è quello di implementare la tecnologia e il controllo peer to peer. Motivo per cui IOHK ha avuto l’incarico di gestire e implementare Cardano fino al 2020.
Un team al lavoro in modo serio e, almeno sembra, con un impianto accademico che ne mette in luce gli aspetti etici. Almeno questo è quello che dicono. Staremo a vedere.
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