La UE concede il via libera allo scudo per le banche
La UE concede il via libera allo scudo per le banche per scongiurare la paura dei mercati dopo la Brexit
Turbolenze e tregua
Inutile negare che dopo la Brexit sui mercati si sia creata un’ondata di preoccupazione. Per questo motivo la UE concede il via libera allo scudo per le banche. Nonostante una volatilità che resta elevata il sostegno di Bruxelles e la Banca d’Inghilterra dichiaratasi pronta ad intervenire sembrano aver riportato un po’ di calma.
Le banche sono state, da subito, al centro dei ribassi borsistici e anche in Italia si sono vissuti momenti di panico. Ma le cose si stanno, in un certo senso, calmando (almeno nelle apparenze) dopo che Bruxelles ha confermato l’apporvazione a quello che è stato chiamato “schema precauzionale” per supportare le banche italiane (tra le altre). Precauzionale perché sarebbe attivo per quelle banche che ne avessero bisogno.
Negli scorsi giorni l’annuncio della Banca d’Inghilterra, tramite il suo governatore Carney, ha ridato fiato alle borse. In Italia, per esempio, dopo una perdita a Milano di quasi il 2% si è registrato un rialzo dell’1,57%. Parigi, Francoforte e la stessa Londra risalgono subito dopo l’annuncio. E, come spesso accade, le parole bastano a riportare un po’ di serenità. Nasdaq e Dow Jones confermano questa trend risalendo di mezzo punto.
Fondo Atlante
È questo uno dei protagonisti di questi giorni. Soprattutto dopo l’annuncio di voler diventare azionista di Veneto Banca con un investimento di 988,58 milioni. La Commissione Europea ha anche autorizzato l’Italia a dare un sostegno alle banche solventi attraverso una serie schamatica di garanzie la cui validità dovrebbe essere fino alla fine di quest’anno. La portavoce dell’Antitrust si è affrettata a dichiarare che questo provvedimento è stato però chiesto in via precauzionale e che non vi è, al momento, la previsione di doverlo usare.
Intanto gli investitori promuovono il Tesoro con un’asta che ha collocato Btp e CCteu per circa 6,75 miliardi di euro. E l’euro raggiunge i massimi sulla sterlina proprio dopo le dichiarazioni del governatore della Banca d’Inghilterra che ha detto di voler allentare la politica monetaria dopo la Brexit.
Un altro segnale di un relativo stato di normalizzazione dei mercati è dato da un certo calo dell’oro: è questo metallo infatti che diviene un indici di tensione quando diventa protagonista di ordini di acquisto.
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