Crollo della borsa di Shanghai

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Cosa accade
Accade che la borsa di Shanghai crolla precipitosamente: oggi i listini cinesi stanno facendo registrare il peggior dato mai visto dagli inizi del 2007. La borsa di Shanghai sta perdendo quasi l’8,5% e quella di Shenzen il 7%. E ora ci sono timori per l’industria cinese. A guardare con una certa preoccupazione anche l’economia italiana che, in Cina, è andata anche recentemente a pescare investimenti e liquidità. Insomma, la Cina, spesso vista come una sorta di bancomat, sta mettendo in luce alcune crepe nel suo sistema. Ma se la festa finisce, finisce per tutti.

In realtà questo pesantissimo tonfo arriva solo come ultima tappa di una corsa frenetica che dura da quasi un mese, solo in parte tamponata da alcuni interventi governativi piuttosto massicci. Ma a far preoccupare particolarmente il mercato è l’aria, che si respira, di generale sfiducia nella capacità cinese di evitare la bolla finanziaria.

Vero tonfo
L’odierno crollo della borsa di Shanghai appare come un vero e proprio tonfo non solo in termini percentuali ma anche perché ha praticamente azzerato tutti gli interventi che avevano portato ad un certo recupero delle borse. Nei dettagli il crollo della borsa di Shanghai sta creando moltissimi dubbi sul fatto che, un’economia indebolita, possa effettivamente fare da sostegno artificiale ai prezzi.

Sono infatti molte le preoccupazioni legate anche ai profitti industriali che, solo nello scorso mese sono scesi dello 0,3%. Particolarmente negativi i dati dell’indice del settore manifatturiero che parla di una contrazione mai così forte da oltre un anno a questa parte. Insomma i timori sono per una crisi che, oltre che finanziaria sia anche industriale e concreta.

Investimenti
Come sempre i crolli in borsa provocano anche danni dal punto di vista psicologico e, nel caso del crollo della borsa di Shanghai, esso ha agito davvero come una doccia fredda proprio sugli investitori. Perché? Perché il mercato cinese non è abbastanza forte se non può contare sul sostegno governativo. Che potrà durare fino a quando? Tra le misure utilizzate dalla Cina:
– stop alle contrattazioni di quasi 1500 società
– stop alle nuove quotazioni
– vendite vietate per grandi azionisti e manager
– restrizioni per coloro i quali vendono allo scoperto
– creazione di un fondo da 19 miliardi da l’Associazione dei brokers.

Cosa sta scendendo
A trainare, questa volta al ribasso, la borsa di Shanghai sono i titoli finanziari e dei metalli non ferrosi. La grossa mancanza di fiducia degli investitori, che non credono nella capacità della borsa di tenere, e che hanno venduto per prendersi almeno i profitti.

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