Draghi abbassa ancora i tassi del denaro
Draghi abbassa ancora i tassi del denaro e aumenta il QE a 80 miliardi al mese.
Quadro generale
Draghi abbassa ancora i tassi del denaro e compie quella che, da parte di molti, viene percepita come un’ulteriore mossa a sorpresa della BCE. A sopresa almeno nei tempi. Oltre a ciò previsto un aumento del QE (in pratica l’acquisto di titoli di stato) che passa a 80 miliardi al mese. La novità, in parte, è dovuta al fatto che nell’acquisto di titoli, verranno compresi anche quelli di aziende non finanziarie. Per le banche che hanno tassi in negativo la BCE ha previsto quattro aste di liquidità.
Tutte queste mosse hanno, almeno nei primi istanti, avuto come conseguenza la solita euforia dei mercati che hanno visto veri rimbalzi nelle borse. Poi però è subentrata la volatilità e tutti i listini, più o meno, si sono ridimensionati. Ma cosa si intende, tra gli altri provvedimenti, per “nuove aste”? In pratica, questo l’aspetto che ha suscitato più discussioni, tali aste avranno scadenze più lunghe e tassi che avranno la possibilità di andare in negativo. Cosa significa? Che le banche saranno remunerate per il fatto di prendere a prestito soldi. Ma per esserlo dovranno far circolare questi soldi.
Perché
Ancora una volta la BCE, nella persona di Mario Draghi, si è trovata a spiegare come tali decisioni siano prese per rendere ancora più facili tutte le condizioni per poter avere un credito. Tutto per cercare di ridare un po’ di fiato ad una ripresa europea che, a dire il vero, è al di sotto delle aspettative. Quadro reso ancora più difficile dal fatto che i paesi emergenti non siano più così emergenti e che la volatilità pesi sempre sulla ripresa stessa.
Nuovo QE
Anche questo atteso provvedimento ha presentato delle novità e delle sorprese. Perché se la variazione era attesa, non altrettanto era la sua quota. Infatti le previsioni di molti analisti che parlavano di 70 miliardi, sono state smentite al rialzo con un QE salito a 80 miliardi. La tempistica di tale QE si prevede al marzo 2017. La novità, oltre alla cifra, è rappresentata, come dicevamo, dal fatto che tale programma viene allargato ai titoli emessi da aziende non finanziarie che abbiano però un punteggio elevato nel rating. Non solo. Il limite di acquisto di ogni emissione con il QE sale dal 33% al 50%.
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