Enorme furto di criptovalute in Giappone

Enorme furto di criptovalute in Giappone. Scatta l’allarme sicurezza

Cosa è successo

bitcoinEnorme furto di criptovalute in Giappone. La notizia è di pochi giorni fa ma la fibrillazione continua. E scatta l’allarme sicurezza. Ma vediamo di capire cosa è successo. Ad un certo punto, la piattaforma Coincheck, leader giapponese, ha deciso di sospendere non solo le contrattazioni di criptovalute ma, cosa ancora più strana, ha impedito di fatto, bloccandoli, il ritiro dei fondi dei clienti. Senza speigazioni. Dopo pohe ore però, ha dovuto ammettere la realtà: erano stati rubati ben 500 milioni di Nem, equivalenti a circa 530 milioni di dollari. All’inizio i vertici della piattaforma hanno rassicurato i clienti rispetto alla prospettiva di essere risarciti. Ma, con il passare delle ore questa sicurezza non è stata più così granitica.

Un Sali e scendi istrico per tutte le ore successive, con il Bitcoin che scende e il Nem che perde oltre il 15%. Poi il Bitcoin risale e le perdite del Nem sembrano ridursi. Ma la situazione ha avuto non poche ripercussioni, soprattutto psicologiche.

Il tentativo di ridimensionare la gravità della situazione è stato suffragato dalle cifre. Infatti pare che l’ammontare del furto sia di molto inferiore a quello già accaduto otto anni fa ai dani di Mt Gox che, ai tempi, era un colosso degli scambi di criptovalute. All’epoca la piattaforma fu addirittura costretta a dichiarare fallimento, denunciando una perdita ben maggiore.

Cosa accadrà

Nella concitata conferenza stampa, svoltasi dopo poche ore dall’accaduto, i dirigenti della Coincheck hanno detto, forte e chiaro, che le verifiche effettuate avrebbero assicurato che l’attacco hacker non ha colpito altre criptovalute del proprio wallet. E’ indubbio, infatti, che sia porprio NEM ad avere subito i danni maggiori.
Ma cos’è il NEM? Si tratta di una criptovaluta nata nel 2015 con qualcosa di oscuro: i suoi fondatori hanno sempre voluto mantenere l’anonimato. Ma, nonostante ciò, suscitò da subito un enorme interesse. NEM non è solo un bitcoin ma una piattaforma P2P che offre una serie di servizi quali:
– Pagamenti
– Messaggi
– Asset
– Gestione domini
All’inizio la piattaforma venne accolta benissimo proprio per alcune innovazioni tecnologiche che ne fecero crescere la popolarità. Tanto che, per molto tempo, fu la criptovaluta più amata proprio dai trader più esperti. Soprattutto per uno strumento come i CED. Cosa sono? Sono i contratti di differenza, apprezzati perché controllati e regolamentati.
Ora, in conseguenza di quanto accaduto a Coincheck, non si sa cosa accadrà. Infatti le utlime notizie dicono che i vertici della società hanno già cambiato versione, affermando che potrebbero non essere in grado di rimborsare gli investitori. Il presidente Koichiro Wada ha affermato, tra l’ingenuo e il criminale, che la piattaforma non era stata in grado di sviluppare una tecnologia necessaria alla gestione offline degli scambi. Motivo? Mancanza di tecnici specializzati. E così, a causa di una mancanza nota, ora gli investitori rischiano grosso.

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