Trading: gli errori da evitare
Professionisti, esperti ma, purtroppo anche tanti improvvisati. Il trading è una cosa seria non un tavolo di roulette. Ecco alcuni errori da evitare
Soluzione alla crisi? No
Il trading è un fenomeno che, già da qualche anno, ha visto un aumento di interesse da parte di soggetti diversi. Molti di questi sono persone spesso senza alcuna esperienza e conoscenza dell’argomento che pensano, erroneamente, che il trading garantisca comunque un guadagno. No, il trading è una cosa seria e ci sono alcuni errori da evitare e che, invece, vengono commessi molto spesso. Purtroppo, si sa, la crisi porta spesso ad agire in maniera sconsiderata nella speranza di garantirsi comunque un’entrata economica. Invece, affrontato con avventatezza, il trading può essere pericoloso.
Nulla è casuale
Cominciamo subito con il dire che uno degli errori da evitare con il trading in borsa è pensare che ciò che muove questo ambiente sia il caso. Certo ci sono oscillazioni imprevedibili e sorprese, come in ogni aspetto della vita. Ma nel trading e nella finanza vi sono comunque fenomeni che possono, in parte essere previsti, se si ha la necessaria conoscenza ed esperienza della materia. Investire significa usare la testa per limitare al minimo il rischio di prendere decisioni sbagliate e rischiose. Potenzialmente molto rischiose. Quindi nel trading possiamo cominciare con il dire che tra gli errori da evitare c’è l’ignoranza. Cosa significa? Significa che non bisogna mai investire in qualcosa che non si conosce, cioè in compagnie di cui non si ha idea chiara della loro dinamica commerciale.
Evitare i sentimentalismi
Anche se può sembrare spietato il trading non ragiona col cuore. Questo significa che sarebbe meglio evitare l’errore di investire in azioni di aziende a cui ci lega qualche faccenda sentimentale o per cui abbiamo una simpatia del tutto irrazionale. Anche se questa simpatia magari è nata perché per un po’ le sue azioni ci hanno fatto guadagnare. Il trading non è un matrimonio indissolubile. Quindi se un’azienda smette di portare guadagni allora le sue azioni sono da vendere.
No panic
Forse questo consiglio dovrebbe essere il primo della lista perché tra gli errori più comuni (e spesso fatali) commessi da chi si avvicina al trading è proprio farsi prendere dal panico o, specularmente, da un eccessivo entusiasmo. Niente di più sbagliato. Il vero esperto di trading, o almeno quello che ha maggiori possibilità di ricavarci qualcosa, è colui che ha uno sguardo di lungo periodo e che diversifica il suo portafoglio. Il che significa anche stare attenti ai dettagli come tassazione o spese di gestione. L’entusiasta tende a non pensarci per poi scoprire che queste voci impattano non poco sul capitale e sul rendimento. Quindi errore da evitare col trading è la superficialità che arriva sia dal panico sia da uno sconsiderato entusiasmo.
Sapere vivere il cambiamento
Altro errore comune nel trading è pensare che ciò che è stato allora sarà. Sbagliatissimo. Bisogna stare sempre molto attenti e sapere analizzare le varie situazioni per essere pronti a introdurre correzioni e aggiustamenti al proprio portafoglio di azioni. Le cose cambiano e chi vuole fare trading seriamente deve essere in grado di capire come muoversi in base al proprio patrimonio: analisi indispensabile per valutare come continuare a investire cercando di valutare al meglio il rapporto rendimento/rischio. Questo significa anche non fossilizzarsi sugli strumenti finanziari: uno strmento che ha funzionato in passato non è detto che debba, automaticamente, funzionare anche in futuro. Che significa, ancora una volta, diversificare.
Rendimento: meglio chiarire
Altro errore comune nel trading: pensare che rendimento nominale e rendimento reale siano la stessa cosa. Non necessariamente il rendimento nella media è qualcosa da disprezzare sapete? Perché il rendimento medio è indice di crescita economica e che se volete un rendimento al di sopra della media dovrete accettare che, sul mercato, vi sia qualche altro rendimento al di sotto. Quindi sempre avere una visione sul lungo termine.
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